Un incontro per chiedere all’Italia di aderire al trattato ONU contro le armi nucleari

 

Il 25 aprile di quest’anno, con un appello congiunto, i responsabili nazionali di Acli, Azione Cattolica, Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari e Pax Christi firmarono un appello per chiedere all’Italia di ratificare il Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari, votato all’Onu nel luglio 2017 e sottoscritto da 122 Paesi. L’appello ha successivamente ottenuto l’adesione di moltissime sigle di associazioni, movimenti e componenti ecclesiali italiane.

Il Trattato in questione rende illegale, negli Stati che l’hanno ratificato, l’uso, lo sviluppo, i test, la produzione, la fabbricazione, l’acquisizione, il possesso, l’immagazzinamento, l’installazione o il dispiegamento di armi nucleari anche di altri Paesi. L’Italia né ha firmato il Trattato in occasione della sua adozione da parte delle Nazioni Unite, né l’ha successivamente ratificato. Tra i primi firmatari di questo Trattato vi è invece la Santa Sede.

In Italia, nelle basi di Aviano (Pordenone) e di Ghedi (Brescia), sono presenti una quarantina di armi nucleari tattiche americane. Si stanno ampliando le strutture per poter ospitare i nuovi cacciabombardieri F35, del costo di almeno 155 milioni di euro ciascuno, in grado di trasportare ordigni atomici. L’Italia si è impegnata ad acquistarne 90.

Papa Francesco il 24 novembre 2019 a Hiroshima ha affermato: «Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche”.

Autorevoli esponenti della Chiesa cattolica di tutto il mondo, tra i quali il presidente della CEI Card. Gualtiero Bassetti, hanno sottoscritto a loro volta un appello per esortare i governi a firmare e ratificare il Trattato delle Nazioni Unite.

La Campagna nazionale di sensibilizzazione, lanciata con lo slogan ITALIA RIPENSACI, ha registrato una vasta mobilitazione. Come associazioni cattoliche del territorio pisano (che abbraccia le Diocesi di Pisa, Volterra e San Miniato) abbiamo indetto un incontro venerdì 29 ottobre presso la Stazione Leopolda (v. locandina allegata) perché come credenti e come cittadini molti possano aggiungere il proprio personale contributo per chiedere a voce alta al Governo e al Parlamento che l’Italia ratifichi il Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari. Siamo convinti che questo sia un atto di fedeltà al Magistero della Chiesa che ininterrottamente, dalla Pacem in Terris di papa Giovanni XXIII alla Fratelli Tutti di papa Francesco, denuncia la follia di una sicurezza fondata sulla minaccia della distruzione reciproca.

Per questo chiediamo a tutte le parrocchie e a tutte le aggregazioni ecclesiali di dare ampia divulgazione dell’iniziativa e di favorire una consistente partecipazione all’appuntamento del prossimo 29 ottobre.

L’iniziativa è a cura di : Azione Cattolica, AGESCI, ACLI, Casa della Giovane, CSI, CIF, Mov. Focolari

 

Pisa, 15 ottobre 2021